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RADAR METEOROLOGICO

Le immagini del radar presenti in questa pagina mostrano la posizione dei fenomeni precipitativi sul territorio piemontese, evidenziando con diversi colori l'intensità delle piogge/nevicate.
MOVIOLA RIFLETTIVITA' RADAR.
INTENSITA' DI PRECIPITAZIONI STIMATA SUI DIVERSI SETTORI NELLE PROSSIME ORE.

PRECIPITAZIONI ASSENTI

DEBOLE INTENSITA'

MODERATA INTENSITA'

FORTE INTENSITA'

FONDO SCALA: PROBABILE GRANDINE

COS'E' IL RADAR METEOROLOGICO?

Il radar meteorologico è uno strumento per l'osservazione delle nubi e delle precipitazioni.

L'onda elettromagnetica emessa dal radar sotto forma di impulsi viene retrodiffusa dalle nubi, che costituiscono il bersaglio meteorologico. 


Non effettuando il radar una misura diretta di parametri meteorologici, per ottenere delle informazioni di maggiore utilità in ambito idro-meteorologico è necessaria l'applicazione di opportuni algoritmi: per questa ragione si parla ad esempio di stima (e non misura!) radar della precipitazione.
 

La trasmissione alternata di impulsi polarizzati orizzontalmente e verticalmente consente di ricavare informazioni riguardanti la forma delle idrometeore, rendendone così possibile l'identificazione. Infatti le gocce d'acqua, caratterizzate da una forma schiacciata dovuta al moto di caduta, retrodiffondono la radiazione radar maggiormente nel piano orizzontale, mentre la neve e la grandine, mediamente di forma sferica, retrodiffondono in modo simile nelle due polarizzazioni.

Le più comuni applicazioni dei radar meteorologici sono:

  • il monitoraggio in tempo reale di intensità di precipitazione, velocità del vento, presenza di grandine, entro un raggio di 150-200 km dal sito radar e con una definizione dell'ordine di 1 km2;

  • le previsioni a brevissimo termine (fino a 3-6 ore) di fenomeni temporaleschi associati a precipitazioni intense, grandine, ecc.;

  • le previsioni di piena: l'utilizzo congiunto dei radar e della rete di monitoraggio al suolo permette, attraverso una stima ottimale della quantità di precipitazione sull'intero territorio regionale, l'inizializzazione di modelli idrologici.

La misura della potenza e della fase (radar Doppler) della radiazione ricevuta permette di caratterizzare la natura del bersaglio meteorologico. In particolare la misura di potenza, che viene quantificata per mezzo dell'unità logaritmica dBZ, risulta legata alla quantità d'acqua presente nella nube, mentre la misura della fase permette di ricavare un'informazione legata alla velocità di spostamento della nube.

Radar gestito da Arpa Piemonte, posto su Bric della Croce.

Radar gestito da Arpal Liguria, posto sul monte Settepani.

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